Venerdì 20 gennaio 2012
18.30, via Ferrante Aporti ang. viale Brianza
Presidio solidale con i lavoratori del servizio wagon-lits!
Contro licenziamenti e precarizzazione
Per un diritto alla mobilità benecomune
Per un servizio pubblico, economico, di qualità, per tutti
Per tutti noi che ogni giorno usiamo i treni per viaggiare, raggiungere scuola e lavoro
Microfono aperto, interventi musicali e di artisti milanesi, solidarietà attiva tra le lotte che agitano la metropoli della precarietà
Da quasi due mesi, ormai, prosegue la lotta dei lavoratori del servizio wagon-lits: tre di loro sulla torre del binario 21 della stazione Centrale, tanti altri in presidio ai piedi della torre, solidali e in mobilitazione, per un obiettivo che non riguarda solo gli 800 licenziati, ma ha un orizzonte molto più ampio. Per questo è necessario ed urgente che intorno ai lavoratori si crei un ampio fronte di solidarietà e mobilitazione, per dare forza alla loro vertenza, per non farla uscire dalla luce dei riflettori, perchè in gioco c’è l’accesso alla mobilità da parte di tutti, studenti, precari, lavoratori, anziani.
Questa lotta non è che il risultato di un processo in corso da anni. Lavorando per trasformare un obsoleto servizio pubblico, in un sistema di mobilità privatizzato e di classe, si sono dirottati investimenti dalle tratte pendolari e dalle tratte nazionali di fascia bassa (espresso, interregionale..) ai servizi di classe alta (tav e freccia rossa).
Il percorso ha visto, senza destare troppo nell’occhio, prima, la soppressione delle piccole fermate su tratte locali: un piccolo sacrificio per chi doveva raggiungere ogni giorno la scuola o il lavoro ma ne valeva la pena per risparmiare qualche quattrino. Non soddisfatti sono stati tagliati gli interregionali, treni decisamente troppo lenti ed economici per farne un business con i fiocchi.
Era il tempo, a livello locale, dei tavoli FS-regioni, per concordare il sovvenzionamento di tratte destinate altrimenti a soccombere e che, regolarmente, se non sono state cancellate sono state radilcamente ridimensionate, con le regioni a piangere per la mancanza di trasferimenti di fondi e, come sempre, gli utenti a farne le spese.
A livello nazionale, intanto, si è assistito alla progressiva scomparsa dei treni più economici nell’arco degli ultimi 5 anni, compensati tuttavia, dall’abbagliante lancio delle efficentissime e carissime frecce!
Ora Ferrovie Dello Stato è stata lieta di annunciarci che è giunto il momento di cancellare anche i treni notte, quegli antichi convogli che hanno sempre permesso di viaggiare in lungo e in largo da nord a sud, unendo concretamente una penisola tanto dilaniata e intrisa di disuguaglianze al suo interno. Capitolo chiuso. Alla “modica” cifra di 91 euro, prezzo decisamente interessante in tempi di crisi, un modernissimo “frecciarossa” resterà uno dei pochissimi collegamenti tra la stazione centrale di Milano a Roma. Non ostinatevi a prolungare oltre le vostre trasferte, o non provate, da sud, a varcare la linea del tevere!
Nuove carrozze connesse ad internet, treni ad alta voracità, servizi di eccellenza per chi può e quarta classe per gli indigenti e gli immigrati… per tutti questi motivi Ferrovie dello Stato si mangia in un sol boccone il diritto alla mobilità e 800 posti di lavoro del servizio wagon-lits. Niente di personale, questi lavoratori e le loro famiglie non rientrano più nella strategia commerciale.
Ecco dove si colloca l’affaire wagon-lits (una volta servizio d’eccellenza) con gli 800 licenziamenti di cui 150 con sede a Milano, destinati ad una ricollocazione parcellizata e regionale con mansioni precarie: in barba a sindacati e articolo 18…!
Per questo la mobilitazione dei ferrovieri deve diventare una mobilitazione comune. La transizione del gruppo Fs svuota la vocazione di servizio pubblico delle ferrovie in favore di un servizio sempre più precario (4^classe per diseredati e migranti, dirottamento di fasce di utenti sui voli low cost, aumento di costi e tempi di viaggio per noi tutti e quindi generale perdita di qualità del servizio pubblico ferroviario) e statene certi, questi licenziamenti non saranno gli ultimi.
La metamorfosi di fs tocca, per i motivi citati, tutti quanti quotidianamente hanno bisogno di prendere un treno per viaggiare, lavorare, ritrovare gli affetti e domani non avranno le stesse opportunità: essere solidali ed in mobilitazione al binario 21 vuol dire sostenere un baluardo per difendere e rilanciare i diritti di noi tutti.
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