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Ancora una volta il dibattito politico italiano ha sussulti retrò e stravaganti. Non è la prima volta. Recentemente l’ineffabile ministro della creatività finanziaria Giulio Tremonti pare abbia scoperto il “valore del posto fisso”. Detto da lui, può solo venir da ridere, se, ad esempio, consideriamo che è lui il vero burattinaio che sta dietro ai tagli alla scuola con la conseguente precarizzazione e licenziamento di migliaia di insegnanti.
Tuttavia la boutade di Tremonti, al di là delle motivazioni squisitamente politiciste e interne ai precari equilibri della maggioranza, mette a nudo un problema che oggi sta diventando centrale: l’eccessiva deregulation del lavoro porta non flessibilità ma precarietà con effetti nefasti sulla stessa efficienza dell’apparato produttivo. Tale risultato, come sappiamo, è il frutto congiunto sia delle politiche del centro destra (in nome del profitto) che del centro sinistra (in nome della competitività).
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Ci era noto che nell’area milanese, il caso dell’Insee non era isolato. Era solo la parte più visibile di un iceberg, la cui massa nascosta, sotto il pelo dell’acqua, è molto più ampia di quanto si possa credere. Soltanto nei primi mesi di quest’anno, si possono riscontrare diversi casi analoghi: il centro di ricerche della Nokia-Siemens a Cinisello Balsamo, l’Esab di Mesero, l’Elco di Inzago, la Saes Getter di Lainate, la Lares e la Metalli Preziosi di Paderno Dugnano, l’Eutelia di Pregnana Milanese, l’Aluminium di Rozzano, la Ercole Marelli-Alstom Power e la Omnia Network di Sesto S.Giovanni, l’Ideal Standard di Brescia (da ieri occupata dai lavoratori), solo per citare le più grandi.
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by cantiere.org
Ad un anno dal maledetto 14 settembre 2008, ad un anno dall’omicidio di Abba: contro un presente di leggi razziste e risposte autoritarie alla crisi, contro ronde e razzisti e un passato che non ha futuro, per il ritiro immediato del pacchetto sicurezza, per una globalizzazione dei diritti per tutte e tutti, costruiamo un mese di mobilitazioni antirazziste!
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Inizio:
Giovedì, 17 Settembre, 2009 – 21:30
I quaderni di ricerca sociale – serata con Renato Curcio
I Quaderni di ricerca sociale ospitano il lavoro di socioanalisi narrativa attuato negli ultimi anni nei cantieri aperti da Sensibili alle foglie. La loro impostazione e scrittura
sono conseguenti all’idea che la ricerca sociale debba svilupparsi come un processo allargato e collettivo a cui tutti possono partecipare. Essi dunque hanno come obiettivo quello di restituire il lavoro della ricerca agli attori sociali che si impegnano sui territori affrontati.
2 esempi di ricerca sociale a cura di Renato Curcio
I dannati del lavoro
I migranti fanno parte di quelle moltitudini di esclusi che Frantz Fanon definì i ‘dannati della terra’ e che in quest’epoca sono i nuovi ‘dannati del lavoro’. Questa ricerca, svolta con lavoratrici e lavoratori migranti, mette in luce le discriminazioni che i migranti subiscono nel mondo del lavoro, i dispositivi del razzismo culturale e quelli delle leggi che regolano il ‘circuito di Schengen’. E mette in dubbio le ‘certezze’ sulla nostra ‘identità europea’ e le pigre complicità intellettuali con cui le accogliamo senza neppure accorgerci di diventare così sempre più stranieri a noi stessi.
Il consumatore lavorato
Cosa sia oggi e qui la ‘società dei consumi’ e più ancora chi siamo noi ‘consumatori’ nelle nostre pratiche quotidiane, quali dispositivi e quali routine precedono o sotterraneamente ci muovono nel nostro agire è l’oggetto di questa esplorazione socianalitica condotta in alcuni grandi centri commerciali del nord Italia.
Ingresso con tessera Arci
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Democrazia criminale
Inizio:
Giovedì, 24 Settembre, 2009 – 21:30
Korta moderatore Andrea Fumagalli Docente economia all’università di Pavia Gianni Giovannelli Autore del libro
La globalizzazione ha distrutto ogni confine e travolto gli stati nazionali; per contrasto ha nel tempo stesso creato, in ambiti territorialmente ristretti, nuove forme di esercizio del potere che vanno a riempire il vuoto di governance. La crisi strutturale di questi mesi esalta il fenomeno ed accelera la trasformazione. Dopo la democrazia liberale dell’occidente industrializzato e la democrazia popolare dei regimi staliniani si va consolidando una sorta di democrazia criminale per assicurare il controllo del territorio e la continuità del profitto: partecipano alla costruzione l’apparato temporale delle diverse religioni e la rete organizzativa delle mafie diffuse nel pianeta. Entrambe sono radicate nelle piccole comunità e al tempo stesso globali. Dunque entrambe sopravvivono al crollo delle nazioni e si rinnovano.
Il concetto ottocentesco di democrazia riacquista a sua volta il significato primigenio, senza aggettivi che la limitino e la stravolgano. Il cammino che conduce all’affrancamento delle moltitudini coincide dunque con il contrasto della criminalità organizzata, con la sconfitta del relativismo scettico quale espressione filosofica dell’autoritarismo, Con la cancellazione e la liberazione dal debito globale collegato alla mera rappresentazione della moneta.
Gianni Giovannelli è nato a Ferrara nel 1949; dal 1974 svolge nel suo studio milanese l’attività professionale di avvocato giuslavorista, Assistendo i lavoratori contro le aziende. È anche vicepresidente lombardo dell’Associazione dei legali specializzati in diritto del lavoro. Per Mimesis ha già pubblicato le prime due parti di questa complessiva trilogia sulla moneta e sulle istituzioni: Segui il denaro e Moonlighting. L’autore ha dato anche alle stampe quattro romanzi brevi (fra questi, Il segreto è dirlo ha avuto discreta diffusione nella traduzione francese per Editions Allia); sono apparsi inoltre numerosi articoli e saggi di argomento giuridico, letterario o soltanto polemico.
Per chi non lo sapesse, siamo in tempi di crisi. E’ iniziata più di due anni fa, nell’agosto 2007, inizialmente coinvolgendo il mercato dei subprime. Le previsioni per la fine di questo anno parlano per l’Italia di un calo del Pil del 6%, una riduzione dell’export di quasi il 24%, un calo dei consumi di oltre il 2%, un aumento del tasso di disoccupazione dal 7% a oltre il 10%.
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