Dopo dieci anni Hackmeeting                                    è di nuovo a Milano.
 Tre giorni per far conoscere il babau
 a chi è prigioniero della paura, introdurre alla peer to peer
                                    economy
 chi si è illuso con l’economia suicida, rilanciare lo scambio
 orizzontale per chi ha dimenticato questa pratica naturale e istintiva
 alla base dell’evoluzione umana.
 Il controllo e le gerarchie
                                    sono
 state inventate da chi vuole monopolizzare lo sviluppo, sgretolando i
 tessuti sociali per trarre vantaggio dall’instabilità che ne consegue.
                                    Hackmeeting nuovamente a Milano
 non è un caso. In una città che ha ucciso i propri spazi sociali,
 tornare con Hackmeeting significa mettere il dito nella piaga
 dimostrando
                                    che esistono altri modi di pensare, logiche non commerciali
 che generano ricchezza umana sorpassando gli interessi di business,
 felicità sociali e virus benigni contro la crisi. 
 Per questo motivo hackmeeting
                                    sarà preceduto da un periodo di Warm up: una serie di incontri su *p2p*, *paura* e *controllo* che si terranno nei principali poli universitari
                                    della città.
                                
                                    L’hackmeeting
 e’ l’incontro delle comunita’, delle controculture digitali e non, e
 delle individualita’ che si pongono in maniera critica e propositiva
 rispetto all’avanzare delle nuove tecnologie, sempre
                                    piu’ legate a
 doppio filo al controllo sociale, alle imprese belliche e alla
 commercializzazione di ogni spazio vitale. Tre giorni di seminari,
 giochi, feste, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo.
                                    
 L’evento e’ totalmente autogestito: non ci sono organizzatori e fruitori, ma solo partecipanti.
                                
Warm up dal 9 al 18 giugno –> leggi le date!
Vi invitiamo in particolare all’incontro:
                                    Dal netstrike al sindacato 2.0: ambiti e strumenti di conflitto dei
lavoratori della conoscenza e dell’informazione
                                
                                    Il lavoro cognitivo ha raggiunto oggi un ruolo chiave nell’economia dei
 meccanismi produttivi: la conoscenza è da sempre il centro della
 produzione, prima incorporata il più possibile nel capitale fisso, oggi
                                    presente al di là delle macchine. E in un mercato del lavoro
 caratterizzato da una precarizzazione sempre più travolgente, il lavoro
 cognitivo è diventato un avamposto della precarietà, esercitata tramite
                                    un meccanismo sbilanciato di ricatto e consenso.
                                
                                    In un incontro aperto e allargato a realtà diversificate del lavoro
 cognitivo ci si chiederà, a partire dalle esperienze degli ultimi anni,
 su quali siano i conflitti possibili e con quali strumenti
 attualizzabili;
                                    focalizzando l’attenzione in particolare sulla rete
 come ambito e
 strumento di conflitto: dal netstrike allo sciopero virtuale fino alle
 forme di sindacalismo 2.0.
                                
                                    intervengono:
 – Putro (Netstrike)
 – Davide Barillari (Sindacato 2.0)
 – Universi Precari (Manifesto e Carta dei diritti dei lavoratori della
 conoscenza)
                                
Sabato 20 giugno, ore 14.30
                                    HackIt 0x0c
stanza 3
                                
                                    Sos Fornace,
 via San Martino 20, Rho
                                
http://it.hackmeeting.org/
http://www.sosfornace.org/








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