Si può dare di più 2.0

Per un nuovo welfareTrasporti accessibili per precarie e disoccupati

FlashMOb – Cantiamogliela con il Coro di Micene 

Ci troviamo in Piazza Cadorna – Venerdì 5 Ottobre 2012 dalle 18.30

 

Chi è …?

… è una rete di soggetti cha ha dato il via ad una campagna per chiedere l’introduzione della tariffa unica ed integrata per utilizzare tutti mezzi di trasporto pubblico presenti all’interno dell’area metropolitana milanese. Allineare tutte le tariffe extraurbane a quella di Milano città e creare un fondo per il diritto alla mobilità che garantisca a lavoratori precari, studenti, disoccupati e cassintegrati di accedere al trasporto pubblico locale sono efficaci misure di welfare metropolitano da mettere in campo per contrastare la crisi, che renderebbe Milano e il suo hinterland un’area metropolitana di livello europeo.

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26 settembre: Redattori precari in cerca di un contratto

Redattore, traduttrice, autore, grafica? Sei uno dei tanti precari che lavorano nelle case editrici milanesi e vorresti saperne di più e confrontarti sui problemi legati alla tua condizione lavorativa? La rete dei redattori precari di Milano (ReRePre) e San Precario ti invitano a un incontro in vista delle scadenze contrattuali di fine anno.

La riforma del lavoro è stata approvata a luglio: che ripercussioni avrà in un settore ad alto tasso di precarietà come l’editoria? Come cambieranno (se cambieranno) i nostri rapporti di lavoro? Per ora in molte case editrici tutto tace… E poi c’è il Collegato lavoro, approvato dal governo precedente: un vero e proprio condono per chi ha sfruttato il lavoro precario. Ne parleremo con l’avvocato di San Precario e con i precari e le precarie di Rerepre Milano.

L’appuntamento è per mercoledì 26 settembre, ore 19 allo spazio PianoTerra di via Confalonieri 3 (quartiere Isola) a Milano, dove è attivo l’Infopoint San Precario. Tratteremo dei cambiamenti in atto e delle principali forme di contratto in uso oggi nelle case editrici (a progetto, Partita Iva e interinale) per capire come è possibile migliorare le nostre condizioni.

“Un mondo popolato da precari è il mondo che sognano le imprese. Un mondo pensato e creato dai precari è il loro incubo peggiore”

Contro il caro biglietto scende in campo Robin Hood

Oggi si è riaperta ufficialmente la stagione della lotta al caro biglietto con un’azione iniziata a Molino Dorino – fine tratta urbana – e terminata alla Fiera di Rho durante ilMacef con tanto di tafferugli voluti dalle guardie dello sceriffo di Nottingham – alias Enrico Pazzali – che hanno impedito l’accesso ai precari della foresta di Sherwoodimpedendo la consegna del mega assegno da 1 milione di euro che l’amministratore di Ente Fiera avrebbe dovuto firmare per contribuire all’auspicato fondo pubblico per la mobilità che permetta l’allineamento delle tariffe. Vedi la decisione di Cinisello Balsamo che ha stanziato 150.000 euro. Esigenza riconosciuta anche dai sindaci di Rho e Pero.

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COOPERATIVE RIMANDATE A SETTEMBRE: Gli educatori e le educatrici del Consorzio Comunità Brianza sono in stato d’agitazione

In questi ultimi 3 mesi, da maggio-giugno, le cooperative subentrate all’appalto Ce.Se.D (Meta, TreEffe, Sociale della Brianza) hanno fatto di tutto per imporre alle educatrici dei contratti che prevedevano il taglio del 21% del monte ore previsto andando a determinare una forte riduzione degli stipendi.
Dal canto loro le educatrici e gli educatori, assieme al Punto San Precario di Monza hanno proposto alla fine di luglio un contratto che prevedesse un “superminimo” che andasse a coprire l’80% delle ore perse, mentre i sindacati confederali si sono limitati ad accettare senza condizioni il vergognoso taglio delle ore.

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Come uscire da Expo e vivere felici

Mancano meno di 3 anni ad Expo2015 ed ancora il progetto rimane sulla carta. Le criticità di questo grande evento sono tuttora irrisolte e l’impatto sul territorio rimane in prospettiva drammatico. Alla nebulosità del racconto di Expo2015 offerta da chi sta cercando di organizzarlo, questo dossier vuole contrapporre la chiarezza di chi ad Expo2015 si oppone ormai da anni (era il 2008 quando Milano vinse l’assegnazione all’evento e già il comitato NoExpo era costituito da mesi). Che cos’è un grande evento, cosa è accaduto in alcuni  significativi precedenti Expo, che tipo di infrastrutture sono coinvolte in ciò che le istituzioni locali considerano un “volano” per l’economia: queste sono tutte tematiche che ci vengono presentate in forma di spot e sulle quali è il caso di esprimere considerazioni più complete. Ed ancora: chi sono gli attori economici coinvolti, quali sono le alternative al modello di sviluppo sottostante ad Expo, in che termini lo si definisce “insostenibile”….
L’autoinchiesta è tuttora un mezzo fondamentale per esprimere una posizione, fare informazione, produrre una conoscenza in grado di attivare processi resistenziali all’altezza dei tempi, per vivere un territorio ed i suoi cambiamenti in maniera attiva.

Exit Expo 2015 presenta “un punto di vista NoExpo” in grado di offrire una valutazione sui processi di trasformazione del territorio accelerati da Expo ma esistenti a prescindere da Expo. I modi per affrontare questa realtà sono due: o la si subisce o ad essa si reagisce.

dal sito Noexpo

Dossier ExitExpo 2015

Reddito di Base

San Precario

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