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Dal blog degli Educatori senza diritti:
Durante lo sciopero degli Educatori e delle Educatrici del 30 novembre, il Consorzio Comunità Brianza che rappresenta le Cooperative Meta, Tre Effe, Sociale della Brianza, aveva riaperto a una ripresa della trattativa in data 21 dicembre. Pochi giorni prima del 21 dicembre, il CCB ha annullato l’incontro e, di fatto, chiuso a ogni possibile trattativa sindacale per la firma di un accordo che ponesse fine alle problematiche dei lavoratori, problematiche, lo ricordiamo, nate a seguito del passaggio d’appalto dei comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Nova Milanese, Muggiò, Varedo rappresentati dal CoDeBri (Consorzio Desio Brianza).
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In questi ultimi 3 mesi, da maggio-giugno, le cooperative subentrate all’appalto Ce.Se.D (Meta, TreEffe, Sociale della Brianza) hanno fatto di tutto per imporre alle educatrici dei contratti che prevedevano il taglio del 21% del monte ore previsto andando a determinare una forte riduzione degli stipendi.
Dal canto loro le educatrici e gli educatori, assieme al Punto San Precario di Monza hanno proposto alla fine di luglio un contratto che prevedesse un “superminimo” che andasse a coprire l’80% delle ore perse, mentre i sindacati confederali si sono limitati ad accettare senza condizioni il vergognoso taglio delle ore.
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I lavoratori, “educatori e educatrici”, che lavorano sui comuni del Consorzio Desio Brianza dopo quasi 10 anni, e vari passaggi d’appalto che hanno coinvolto più cooperative, si trovano per la prima volta ad affrontare un problema occupazionale per i mesi estivi.
Infatti le cooperative subentrate (Meta, Tre Effe e Sociale della Brianza) nonostante la gestione del lavoro estivo in questi comuni vogliono negare e non rispettare il monte ore dei contratti dei lavoratori assorbiti, così da non garantire la continuità educativa con i bambini e i ragazzi.
Le educatrici anche in questo caso non staranno a guardare e non vogliono subire le scelte scellerate basate sul profitto a scapito delle relazioni tra 110 famiglie che vivono e lavorano in sintonia con il territorio e operano su servizi essenziali per la comunità.
Le lavoratrici hanno indetto un presidio l’11 Giugno 2012 davanti al Consorzio Desio Brianza (CoDeBri) alle 9.00 durante una trattativa tra il Consorzio, i sindacati e un rappresentante scelto dalle lavoratrici del Punto San Precario di Monza.
comunicato educatori
dalle 19.30 alle 22.00 tutti i giovedì
al F.O.A. Boccaccio in via Rosmini, 11 – Monza Brianza –
C’è una storia scritta dal subcomandante Marcos dell’ EZLN che narra della creazione del mondo. La storia è molto bella ma qui, per spazio e necessità vi basti sapere che gli dei che crearono il mondo lo lasciarono incompiuto, decisero di non finirlo, non per noia o pigrizia, ma perché anche gli uomini potessero contribuire all’opera.
La storia è citata in “Infanzia e Filosofia” di Walter Kohan (Morlacchi Editore) e sebbene si presti a molteplici riflessioni, può essere una buona metafora per l’educazione che mai si compie per intero e che necessita di due soggetti solidali tra loro per realizzarsi.
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F.O.A. Boccaccio di Monza inaugura Punto San Precario e sostiene la mobilitazione degli educatori della CESED
Milano – Monza, 7 febbraio 2012
Il punto San Precario di Monza s’inaugura a partire dalle 18:00 in via Melchiorre Gioia 51/A (Milano) sostenendo ed appoggiando la protesta degli educatori e delle educatrici della cooperativa CESED, Centro Servizi Didattici, che cercheranno di boicottare l’assemblea dei soci della cooperativa, che ha all’ordine del giorno la messa in liquidazione e lo scioglimento della cooperativa stessa, con subentro di altra cooperativa.
I circa 500 educatori (Milano, Bollate, Cologno, Monza, Desio, Brugherio ecc.) temono di non ricevere più alcune delle mensilità loro spettanti e non ancora pagate, la restituzione dei 1000 euri che sono stati obbligati a sborsare per diventare socio della cooperativa per poter lavorare, inoltre è già realtà il fatto che la nuova cooperativa diminuirà il numero delle ore lavorative e di conseguenza il loro reddito verrà ridotto.
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