Educatori precari: Il nostro cuore batte ancora più forte

Dal blog degli Educatori senza diritti:

Durante lo sciopero degli Educatori e delle Educatrici del 30 novembre, il Consorzio Comunità Brianza che rappresenta le Cooperative Meta, Tre Effe, Sociale della Brianza, aveva riaperto a una ripresa della trattativa in data 21 dicembre. Pochi giorni prima del 21 dicembre, il CCB ha annullato l’incontro e, di fatto, chiuso a ogni possibile trattativa sindacale per la firma di un accordo che ponesse fine alle problematiche dei lavoratori, problematiche, lo ricordiamo, nate a seguito del passaggio d’appalto dei comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Nova Milanese, Muggiò, Varedo rappresentati dal CoDeBri (Consorzio Desio Brianza).

A questo punto consideriamo la scelta fatta dal CCB di concordare la ripresa della trattativa sindacale per il 21 dicembre, data concordata con il Presidente (R. D’Alessi) e del Direttore (Barella) del CCB, come un’azione dilatoria e fatta solo per illudere ulteriormente i lavoratori e inasprire una vertenza sindacale iniziata quasi un anno fa.

Oggi ci ritroviamo davanti all’ennesima forzatura di cooperative che hanno deciso, supportate da Confcooperative, di continuare a lavorare in una logica di ricatto e massimo sfruttamento, in violazione di accordi firmati con le organizzazioni sindacali (6/2/2012), non rispettando il contratto nazionale e dimenticandosi la loro natura “sociale”.

Da tempo assistiamo, in via generale, alla trasformazione del mondo delle cooperative in un sistema di sfruttamento a basso costo dei lavoratori, cosa ormai risaputa e denunciata ampiamente dai media.  Ciò dovrebbe preoccupare ancora di più visto che queste logiche stanno arrivando nell’ambito del Sociale e nei servizi che riguardano da vicino le persone e i minori più indifesi e vulnerabili.

Ci chiediamo: come possono i Comuni e gli enti, non intervenire su queste cooperative che gestiscono i loro servizi in questo modo?  Come ci si possa nascondere dietro ad un appalto quando il fallimento della precedente cooperativa (ex Cesed) ha riversato enormi disagi sui lavoratori e su tutti gli utenti, i ragazzi e le famiglie che vivono nei loro comuni.

Per noi non è possibile peggiorare ulteriormente le nostre condizioni, non c’è più nulla da raschiare per persone che vivono con stipendi vicino, e a volte sotto, alla soglia di povertà (6/7 euro l’ore), persone pagate a “cottimo”, solo per le ore fatte. Continueremo a chiedere e a lottare per i nostri diritti con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione dagli scioperi, alle mobilitazioni e alle vertenze legali con l’obiettivo di un accordo sindacale che individui le soluzioni ai problemi dei lavoratori.

Il nostro volantino dello sciopero del 30 novembre s’intitolava; “il nostro cuore oltre gli ostacoli” proprio per questo oggi ci sentiamo più forti e uniti davanti all’ingiustizie e ai ricatti e non ci rassegneremo mai alla logica del più forte che non rispetta le regole, perché è quello che insegniamo tutti i giorni ai nostri ragazzi.

Il video è stato costruito dal Punto San Precario e dalla FOA Boccaccio e riporta le testimonianze delle educatrici al presidio sotto la sede del Consorzio Comunità Brianza durante lo sciopero del 30 novembre.

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