L’accordo che la Cgil ha firmato con le controparti (Cisl, Uil e Confindustria) segna una svolta strutturale, quasi epocale, nella storia delle relazioni industriali di questo paese. Sono diverse gli elementi di rottura che si possono riscontrare.
Si sancisce di fatto il primato della contrattazione aziendale su quella collettiva, formalizzando e legittimando quella che era stata la strada unilateralmente percorsa dalla Fiat con gli accordi separati di Pomigliano e Mirafiori. Si compie così il lungo percorso iniziato con gli accordi del 1993: si inizia a depotenziare il contratto collettivo di lavoro, poi lo si snatura, quindi, lo si rende del tutto ininfluente.
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