A leggersi il titolo della recensione su il sole24, di gianfranco Fabi leggi qui del nuovo libro di Treu e Ceruti, Organizzare l’altruismo, verrebbe subito da esclamare: perbacco! “Vietato illudersi: un nuovo welfare per il dopo crisi”. Niente di più e niente di meno: il problema e la soluzione in una frase. Per dare un taglio alla crisi è necessario ridare dignità al welfare. E’ chiaro, o per lo meno lo sembra. Addentrandosi invece nella lettura cotanto stupore si tramuta subito in delusione. Certo, questo testo vuole essere una recensione del libro sopra citato, eppure non sembra esserci niente di significativo. In pratica si afferma che
1) la crisi ha fatto scomparire il ceto medio, e questo è pericoloso. Che detta in altro modo significa la crisi ha impoverito i meno ricchi, e non i ricchi
2) che oltre il rischio d’impresa si è aggiunto una condizione sociale d’incertezza che fa male all’equilibrio fra la domanda e l’offerta. Hanno scoperto la precarietà che, en passant, fa più male a noi che alla domanda e l’offerta, e che sentita raccontare da Treu fa pure girare le ovaie/i coglioni, visto che nel 97 il suo pacchetto la introdusse
3) che per gli ammortizzatori in Italia si spende il 30% che nel resto d’Europa
Fin qua noia e banalità. Ma non tutto è perduto, mancano tre righe, siamo in zona cesarini, il punteggio è di parità, un buon titolo contro una recensione sciatta – colpa di Treu o di Fabi? Non si sa – ed ecco il colpo di scena! Visto che di soldi non ce ne sono perchè non far partecipare i lavoratori al capitale delle aziende? Non agli utili dell’impresa, non alla sua gestione: al capitale! Che vuol dire: metterci i soldi. Così dopo l’incertezza della precarietà possiamo anche goderci i rischi d’impresa. Riassumendo: i lavoratori lavorano, scambiano i pochi diritti che hanno per due soldi che reinvestono nell’azienda che viene amministrata da un manager e ai cui eventuali profitti possono accedere tramite azioni o pacche sulle spalle quando queste crollano. Basta vedere la fine dei fondi pensioni. Ma che bella idea, che bel welfare. Welfare for business, potremmo chiamarlo. (Fabi o Treu?)
Leave a Reply