Oramai è passata una settimana dall’omicidio del ragazzo di origini egiziana. I fatti sono noti: una lite su un autobus, la rissa e l’accoltellamento.
La rivolta che ne è seguita, dopo aver oscurato il dramma di una morte tragica, ha scaldato le pagine dei media e gli animi della politica.
Per alcuni giorni viale padova è stata invasa da telecamere, microfoni, furgoni parabolanti.
Un gazebo de Il Corriere della Sera è stato posizionato nel tentativo di raccogliere gli umori di una via che ci viene descritta da tutti, ma proprio tutti, come una ensamble di immigrazione e degrado, che ha il proprio inizio in piazzale Loreto, a due passi dal centro, e finisce alla tangenziale dopo aver attraversato un quartiere iper-etnico. Come se questa descrizione potesse aiutarci a capire qualcosa.
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