A tutti i precari e le precarie,
lavoratori e lavoratrici, native o migranti
Un invito e un’opportunità
Il 9/3 dalle ore 14.00, al ponte della
Ghisolfa, viale Monza 255, (Milano) si terrà il primo incontro
in preparazione dell’ottava edizione della EuroMayday milanese.
Questa edizione rappresenta
un’opportunità che crediamo unica: nell’arco degli anni un
meticoloso lavoro di sperimentazione, innovazione, tessitura di
relazioni, ha saputo trasformare un’intuizione in un processo
d’autorganizzazione in cui precari e migranti, in prima persona,
hanno preso parola diventando riferimento nei territori e nelle
metropoli.
E’ ora che questa parola diventi
un terreno di confronto e condivisione. Le questioni del reddito, del salario,
dei diritti nel lavoro e oltre il lavoro devono superare la semplice
declamazione per diventare un fronte rivendicativo e di conflitto
comune, consapevolmente trasversale e concreto.
Le privatizzazioni, il controllo
dei flussi migratori e la nuova organizzazione del lavoro devono
essere comprese come parte di un nuovo processo di accumulazione di
profitto, di sfruttamento: è la precarizzazione sociale, che
lega consenso e ricatto, tutto a favore delle imprese. Di tutto
questo le morti sul lavoro sono la conseguenza piu’ drammatica.
Per questo pensiamo ad una
long-long mayday che, al solito, sappia essere simbolica,
comunicativa e di conflitto e che passando per il primo maggio
precario sia capace di sedimentare una strategia forte e duratura
realmente condivisa fra precari e migranti, sindacati di base,
associazione di lavoratori, studenti e centri sociali.
Nei territori e nelle metropoli, in
Italia ed oltre i confini nazionali, a sinistra molto lontani da
tutta la sinistra che ha governato.
Come invito ci sembra
sufficiente, il resto sara’ tema di discussione il 9 marzo.
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