Stanotte dio ha telefonato in america

autistici/inventati, noblogs, pretofilia e la censura

Ieri vi raccontavamo del caso e della censura di Molleindustria (
http://cavallette.autistici.org/2007/07/581 ) e del gioco satirico pretofilia: accusato di pedopornografia da un’interrogazione parlamentare, il gioco è stato rimosso dal sito di molleindustria a pochi giorni dalla sua pubblicazione.
( http://www.molleindustria.it/pivot/entry.php?id=144 )
I mirror sono subito spuntati come funghi ( http://www.newgrounds.com/portal/view/385299 ) come è giusto e naturale che i funghi spuntino; e il gioco è stato pubblicato anche su alcuni blog di Noblogs.org.

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City of gods: non c’e’ due senza tre

Altro giro, altro City of gods. In pochi mesi siamo arrivati al
numero tre. Il primo numero della free & free press precaria City of
gods ha visto la luce alla fine del dicembre dello scorso anno, il
terzo esce ai primi di luglio del 2007.
Questa volta con edizioni
locali su Monza e Livorno e un intervento dei ricercatori precari di
Roma. In più, uno speciale straordinario: ospitiamo in esclusiva due
pagine del quotidiano Il Manifesto, dove si raccontano senza peli
sulla lingua i retroscena della infelice vicenda che ha coinvolto lo
storico giornale della sinistra il primo di maggio, in occasione
della May Day (da non perdere!).
Lo avevamo promesso, non intendiamo fermarci.


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Workshop Cospirattivo

Sabato 14 & Domenica 15 Luglio 007

 

@ Cascina Autogestita Torchiera
Senz’acqua.

 

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La cospirazione precaria non è una rete nè un’organizzazione, ma un’attitudine da costruire . Da Settembre ad oggi passando per la May Day abbiamo sedimentato relazioni, creato rapporti di forza e rinnovato gli “attrezzi” del conflitto. Abbiamo fatto di flessibilità virtù, come il giunco che al vento non si spezza, siamo entrati nelle pieghe del mercato del lavoro e della creazione di valore, comprendendone e mutuandone in parte i processi di produzione, ed inventandone di nuovi. Si è affermato che precarizzare il precarizzatore oggi si può! Tirare le somme ed aggiungere i dati da utilizzare in un futuro prossimo, ecco il perché di una due giorni di lavori, riflessioni e visioni; per chi la cospirazione la vive per chi ne abbisogna, per chi ne è anche solamente interessat@. La nostra forza si basa sui talenti, le competenze e la passione che i precari sottraggono all’onnivoracità liberista: che costituiscono i reagenti naturali con cui produrre una nuova valorizzazione del conflitto e una nuova idea del sociale.

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Cgil: «I ricercatori restano precari»

da il manifesto del 15 Giugno 2007

L’allarme di Panini (Flc): migliaia senza risposte negli atenei ed enti, intervengano Nicolais e Mussi
Cgil: «I ricercatori restano precari»
I problemi vengono dalla finanziaria e da alcuni rettori. Anche la Rdb si mobilita, oggi presidio al ministero dell’Università e Ricerca: «A un anno dal voto promesse non mantenute»
Antonio Sciotto


Il segretario della Flc Cgil Enrico Panini non potrebbe essere più chiaro: «La finanziaria 2007 sui precari è un brodino ristretto». La legge varata dal Parlamento lo scorso dicembre, infatti, non include i ricercatori tra gli «stabilizzabili» degli atenei, così come esclude i parasubordinati degli enti di ricerca. Come dire: la grandissima parte degli «atipici» del settore. Il sindacato, dopo mesi di battaglia per correggere la legge, e dopo aver raccolto qualche parziale successo, lancia dunque l’«allarme precari». Ma la denuncia si estende anche ad Università ed Enti di ricerca: diversi atenei non si stanno adeguando alle leggi, che seppure «ristrette» già permetterebbero una serie di stabilizzazioni, e molti enti lasciano inutilizzati i fondi disponibili. Risultato: a restare fregati sono i «soliti noti». Borsisti, assegnisti, ricercatori, cococò: quell’esercito di lavoratori senza diritti che oggi manda avanti la ricerca in Italia.

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Ma L’eccesso di liquidità  non è andato a finzanziare i consumi delle famiglie

da La Repubblica _Affari&finanza_ 18 giugno 2007

Ma l’eccesso di liquidità non è andato a finanziare i consumi delle famiglie

di Giovanni Ajassa*

C’è sempre più moneta nel mondo. Gli aggregati monetari si espandono più velocemente della crescita nominale del Pil, ma senza che ciò generi inflazione. Accade soprattutto nell’area dell’euro. La tanta liquidità odierna non sembra presagio di aumenti futuri dei prezzi al consumo. Qualcosa sta cambiando nella distribuzione della moneta così da ridurre i rischi di rimbalzi inflazionistici. Proviamo a mettere qualche numero in fila.

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Reddito di Base

San Precario

Quaderni di San Precario